SONO BASTATI POCHI MESI DI GOVERNO GIALLO VERDE PER COMPRENDERE I RISCHI CHE CORRE IL PAESE

Sforziamoci di esaminare una serie di comportamenti e una serie di scelte dell’attuale Governo e, in particolare, di alcuni membri del Governo. Riporto di seguito in modo sintetico una serie di atti che testimoniano da soli quanto sia davvero preoccupante il momento storico che questo Paese sta vivendo.

  1. Nuovo valico ferroviario sull’asse Torino – Lione. Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Toninelli e il Ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro Di Maio, appena insediati hanno confermato la loro contrarietà alla realizzazione del nuovo tunnel ritenendolo un progetto “vecchio e superato”. Addirittura il Ministro Toninelli ha vietato in più occasioni ogni iniziativa che non rispettasse questa scelta di blocco delle procedure. Una scelta questa che dimenticava che l’opera era in fase di avanzamento, che era un’opera ubicata su uno dei nove Corridoi Comunitari delle Reti TEN (Trans European Network), che era un’opera inserita in un accordo bilaterale Italia – Francia approvato con apposito provvedimento da parte della Camera e del Senato, che l’opera disponeva di una capillare analisi costi benefici, che un blocco della iniziativa avrebbe prodotto un danno rilevante superiore ai 2 miliardi di euro.
  2. Gasdotto TAP (Trans Adriatic Pipeline). Anche in questo caso il Ministro Lezzi con delega al Mezzogiorno ha ribadito, scontrandosi con il Presidente della Regione Puglia, la inutilità dell’opera. A tale proposito non posso non ricordare che la TAP è un’opera che, oltre ad essere stata approvata in tutte le sedi istituzionali, oltre ad avere avuto una capillare Verifica di Impatto Ambientale, riveste una funzione strategica che coinvolge non solo la Regione Puglia, non solo il nostro Paese ma la Unione Europea e un numero di Paesi come l’Azerbaijan, la Turchia, la Grecia e l’Albania. Un’opera che per oltre il 40% è stata già realizzata negli altri Paesi, un’opera supportata da apposito trattato internazionale. L’atteggiamento del Ministro Lezzi era giustificato solo dal mantenimento di un impegno assunto in campagna elettorale.
  3. Centro siderurgico di Taranto. Il Ministro Di Maio ha dichiarato: “Secondo noi c’è stato eccesso di potere, l’atto è illegittimo”. Ma Di Maio formula simile dichiarazione perché l’ANAC aveva sollevato serie preoccupazioni sulla gara di affidamento, ad Arcelor Mittal, l’Avvocatura dello Stato, a detta del Ministro Di Maio, ha ritenuto la procedura ricca di vizi e di difetti, però il Ministro di fronte a simili denunce palesi ha deciso che Mittal resta comunque l’interlocutore. Allora nasce spontanea una prima domanda: se un Ministro dispone di pareri che denunciano vizi o difetti procedurali in una gara che assegna, non la realizzazione di una pista ciclabile, ma di un impianto siderurgico per diversi miliardi di euro, può solo fare denunce mediatiche e non assumere immediate decisioni capaci di ripristinare legittimità all’intero iter procedurale. Nasce anche una seconda domanda: poteva il Ministro aprire un tavolo di trattativa con la Società vincitrice della gara chiedendo offerte più vantaggiose modificative, in modo sostanziale, della offerta senza interloquire contestualmente con l’altro partecipante.
  4. Crollo del ponte Morandi a Genova. In uno degli ultimi Blog ho ricordato una serie di gravi errori commessi dai Ministri Di Maio, Salvini e Toninelli, quali ad esempio l’anticipazione di azioni da parte del Governo nei confronti di una Società quotata in Borsa, in quanto un simile comportamento si configura come una forme di aggiotaggio, né si dichiara in modo generico la revoca di una concessione nei confronti di una Società che ha diversi segmenti autostradali in concessione, né si ricorre a vere forme di diffamazione dichiarando: “Nello Sblocca Italia del 2015 fu inserita una leggina che prorogava la concessione ad Autostrade. Si è fatta per finanziare le campagne elettorali. A me Benetton non l’ha pagata, sono libero di rescindere i contratti”. Questo attacco ha sicuramente lo scopo di evitare che qualcuno ricordi la battaglia pluriennale portata avanti dal Movimento 5 Stelle nei confronti della Gronda autostradale che, se realizzata, avrebbe evitato una simile tragedia
  5. Nave Diciotti. Il Ministro dell’Interno Salvini non ha consentito lo sbarco su territorio italiano di 177 persone salvate in mare da una nave militare italiana e ha chiesto alla Unione Europea, insieme al Ministro Di Maio, che se non fosse intervenuta distribuendo le 177 persone nei vari Stati della Comunità, lo Stato Italiano non avrebbe pagato il canone annuo di partecipazione alla Unione (ritengo utile precisare che queste dichiarazioni sono vere, faccio questa precisazione perché personalmente non ritengo sia facile credere che tutto questo sia vero e sia realmente accaduto). Poi tutto si è concluso con la disponibilità dell’Albania e della Chiesa cattolica di dare accoglienza, rispettivamente l’Albania a 20 persone e la parte restante la Chiesa cattolica; cioè l’accoglienza della Chiesa cattolica altro non è che lo Stato italiano, a meno che le 157 persone non vengano trasferite in Vaticano. Infine che un Ministro dell’Interno definisca “meschino” il comportamento di un magistrato penso sia un precedente davvero anomalo e personalmente ritengo completamente estraneo ad ogni comportamento istituzionale la dichiarazione sempre del Ministro Salvini: “L’Europa ancora si è rivelata una schifezza che non merita i nostri soldi”.
  6. Comportamento deli investitori stranieri. Gli investitori stranieri hanno venduto titoli di Stato e in misura minore anche obbligazioni delle Società e delle banche, per un totale di 72 miliardi di euro in due mesi.  La Banca d’Italia ha comunicato che le vendite della componente estera solo dei titoli di Stato sono state pari a 24,8 miliardi a maggio e 33 a giugno; circa 58 miliardi in meno su uno stock di titoli di Stato all’estero pari a 642 miliardi. Le vendite di due mesi hanno ridotto del 9% il tesoretto di Btp in mano agli esteri. Quindi in soccorso del debito pubblico italiano sono venute solo le banche (29 miliardi in più di titoli di Stato). La causa di un simile grave fenomeno è, purtroppo, la incertezza. Una incertezza causata proprio dai comportamenti preoccupanti assunti dal Governo sia nei confronti della Unione Europea, sia sugli investimenti nel comparto delle infrastrutture, sia su l’articolazione del prossimo Documento di Economia e Finanza (DEF)

Penso siano sufficienti queste sintetiche analisi che descrivono gli sconsiderati comportamenti di membri del Governo in questi pochi mesi di attività, perché quelli che, alcuni Blog fa, chiamai NOI si alleino per identificare itinerari capaci di annullare questo stato di grave rassegnazione che, in modo epidemico, ci sta investendo. Non possiamo rimanere inermi di fronte ad una folle ed assurda azione che ci porta fuori dall’Unione Europea, di fronte ad una azione che fa regredire in modo irreversibile l’assetto socio economico del Paese, di fronte ad una azione che ci sta, giorno dopo giorno, riportando di nuovo verso la recessione.

 

 

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