Ogni anno Mercitalia Logistics del Gruppo Ferrovie dello Stato e la Società tedesca Sennder, azienda partner di Poste Italiane, trasportano oltre 53 milioni di tonnellate di merci di cui 41 milioni attraverso 100.000 treni e 12 milioni tonnellate gestiti su gomma. Questo dato, che da solo motiverebbe la sottoscrizione di un accordo concreto e forte fra il Gruppo Ferrovie dello Stato e Poste Italiane, ha visto finora solo la sottoscrizione di un Memorandum of Understanding ed una Lettera di Intenti. Riporto di seguito il comunicato stampa che proprio pochi giorni fa abbiamo letto su tante testate giornalistiche;
Sviluppare soluzioni di viaggio innovative, digitali e sostenibili per le persone e accelerare il percorso verso una logistica e un trasporto merci intermodale. Si muovono in questa direzione i due accordi siglati oggi a Roma dal Gruppo FS e Poste Italiane.
Il primo accordo rappresenta un Memorandum of Understanding firmato da Luigi Ferraris Ad del Gruppo FS Italiane, Matteo Del Fante, Ad di Poste Italiane, Luigi Corradi Ad di Trenitalia e Marco Siracusano, Ad di PostePay. Con questo accordo si vuole favorire lo sviluppo di soluzioni congiunte nel settore dei pagamenti elettronici per rendere ancora più semplice e immediata l’esperienza di acquisto dei titoli di viaggio sui canali fisici e on line.
“Con gli accordi siglati oggi puntiamo a semplificare le modalità di pagamento dei titoli di viaggio dei nostri mezzi”, ha sottolineato l’Amministratore Delegato del Gruppo FS Italiane Luigi Ferraris.”Vogliamo, inoltre, migliorare la digitalizzazione del trasporto merci in un’ottica di perfezionamento dell’offerta multimodale ferro-gomma in Europa, fornendo soluzioni innovative e sostenibili in grado di integrare i servizi ferroviari con quelli di primo e ultimo miglio su strada”.
La seconda firma, infatti, ha riguardato una Lettera di Intenti, siglata oltre che dagli Ad del Gruppo FS e di Poste Italiane, anche da Sabrina De Filippis, Ad di Mercitalia Logistics, capofila del Polo Logistica di Ferrovie e da David Nothacker, Ad di Sennder, azienda partner di Poste attiva nella digitalizzazione del settore merci su strada. Qui l’obiettivo dell’accordo è sviluppare una rete logistica sostenibile e digitalizzata. In particolare Mercitalia Logistics e Sennder collaboreranno per ampliare la rete logistica del trasporto merci intermodale in Europa, mettendo insieme i servizi ferroviari del Polo Logistica con quelli di primo-ultimo miglio stradale anche grazie ai mezzi green di Sennder.
Soddisfazione sull’accordo è stata espressa anche dall’Amministratore Delegato di Poste Italiane Matteo Del Fante che ha sottolineato come “La partnership con il Gruppo Fs apre un capitolo nuovo del nostro percorso nella logistica e nel digitale. Le nostre tecnologie possono mettere a disposizione di chi viaggia soluzioni di pagamento evolute facilmente accessibili e sicure, offrendo anche una piattaforma logistica digitalizzata in grado di controllare l’intera filiera del trasporto merci per realizzare un sistema di trasporto intermodale sostenibile in Italia e in Europa”.
Ogni anno Mercitalia Logistics e la Società tedesca Sennder trasportano oltre 53 milioni di tonnellate di merci di cui 41 milioni attraverso 100.000 treni e 12 milioni tonnellate gestiti su gomma
Non voglio assolutamente criticare l’interessante atto sottoscritto dai massimi livelli delle Ferrovie dello Stato e delle Poste Italiane, voglio però ricordare che in presenza di dati così rilevanti nella gestione della movimentazione di una quantità sia di merci che di persone e, soprattutto, su modalità differenti ma unite da un reciproco interesse alla ottimizzazione dell’intero ciclo logistico, forse sarebbe stato più utile non oggi ma almeno venti o, addirittura, trenta anni fa costruire concretamente una simile iniziativa.
Spesso, infatti, dimentichiamo quale sia la forza capillare delle due aziende, quale sia la incidenza logistica creata proprio dalla presenza diffusa sul territorio di siti di proprietà di questi due colossi logistici; anche in questo caso bastano due dati: 2.200 stazioni quelle delle Ferrovie dello Stato e 12.800 Uffici quelli di Poste Italiane; punti fisici, ripeto, sul territorio che possono generare, attraverso intelligenti forme di digitalizzazione, non solo processi di ottimizzazione dei vari itinerari ma, al tempo stesso, possono anche evitare il sorgere di criticità durante gli articolati e spesso non facili percorsi sia su strada che su ferrovia.
Quindi ben venga, ripeto dopo un arco temporale lunghissimo, questa presa d’atto e questo convincimento a lavorare insieme ed in particolare ad utilizzare la ricchezza della “digitalizzazione” che amplifica al massimo questa serie di opportunità, ben venga che, anche se con ritardo, le due modalità di traporto, quella ferroviaria e quella stradale, scoprano una forza rilevante proprio nella comune gestione di attività e di funzioni comuni. Ma per evitare che tutto questo resti un interessante atto mediatico forse sarebbe opportuno che, da subito, le due Società dessero vita alla vendita di prodotti e di servizi comuni nelle reciproche attuali sedi e, informaticamente, assicurassero gli stessi servizi.
Lo so una simile proposta, o meglio una simile operazione, non è né semplice né facile, ma non possiamo essere tanto entusiasti della “digitalizzazione” e poi bloccarci quando un simile nuovo impianto rivoluzionario ci fa scoprire delle potenzialità che, però, non possiamo usare perché in contrasto con le caratteristiche organizzative delle due Società.
L’Amministratore Delegato Ferraris e l’Amministratore Delegato Del Fante sanno bene che se non daranno concreta attuazione a questa loro felice intuizione, fra pochissimo tempo ci saranno altri che, utilizzando apposite piattaforme, si approprieranno di tali potenzialità e di tali dominanze nella gestione delle attività logistiche. Lo so ci vuole tanto coraggio perché entrando davvero nel merito della proposta si scopre la rilevanza sostanziale dei cambiamenti gestionali ma, insisto, è un atto di lungimiranza che sarebbe un peccato sottovalutare e non attuare.